Ci svegliamo presto. Vogliamo
fare di mattina presto i sentieri a piedi nel parco. Un barrino attraente che
promette specialità a base di pancake ci attira. Fregatura colossale. Ci
portano dei pancake enormi con pochissimo corredo di succo e altri
arricchimenti. Il risultato sono dei dischi mappazzoni che non vanno giù nemmeno
con lo sturalavandini. Lasciamo perdere.
Entriamo di nuovo nel parco e diamo il
via a passeggiate sui sentieri che ci portano tra le meraviglie di questo
posto. Le foto spero possano dare qualche idea, giusto qualche idea.
Il caldo si fa sentire (il cappello di zio Giovanni funziona benissimo). Usciamo dal parco verso mezzogiorno e troviamo un posticino per pranzare lungo il canyon che da queste parti forma il Colorado River. Ebbene si è emozionante scendere lungo il fiume e toccare le sue acque.
Abbiamo bisogno di una doccia quindi spariamo veloce l’ora e mezzo che da Moab ci porta a Blanding (sempre più a sud). Il paesaggio è quello di un film di cowboy. Solo essere dentro ad una automobile con davanti a me una striscia interminabile di asfalto con in mezzo due strisce gialle mi tiene ancorato alla realtà.
Blanding è la classica cittadina
scalcinata che però ci offre un motel Super8 pieno di servizi. Stanza con due
bei letti grandi, forno a microonde e frigorifero. Ma soprattutto al piano
inferiore una bella vasca 3 per 3 con idromassaggio in cui ci buttiamo io e
Roberta. Invece la “socera” è già li che con gli occhi brillanti ha capito che
laundry ha un significato amico. E via con lavatrice e asciugatrice. E’ nel suo
e impara subito ad armeggiare con questi aggeggi che per lei hanno un solo
linguaggio e ben comprensibile nonostante le migliaia dei chilometri che ci
separano da Campo. 4 dollari e 50: lavato, asciugato e sapone incluso,
impossibile competere con il caro-prezzi campigiano.
Ceniamo e poi nanna. Domani ci
aspetta ancora un giorno pieno di sole e deserto nel mezzo della Monument
Valley.
vi leggooo èèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè............................
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